Il galateo del campagnuolo
s'apre alle più intime confidenze, e s'informa a virtù, si può dire che per nulla si conosce nella campagna. V'è una società legale di padre, madre e figli
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, Sandrino, comanda il padre. — Va tu, Guido, comanda la madre. — E la scuola? risponde il figlio, così per dire una cosa. — Eh per la scuola t'andrai
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poderi? — Oh bella, niente affatto, li ebbe dal padre, ecco tutto. — E suo padre com'ha fatto? — Che vuol che ne sappiamo di suo padre noi? — Ebbene ve
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non codesti bravazzoni, che abbiam intorno, cui non manca nè padre, nè madre... Gian Matteo, che potè intendere di che si trattava, e le parole di
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lavorato egli, se non pe' suoi figli? Con qual ombra di giustizia vorreste voi, che un padre alla sua morte lasciasse il frutto del sudor della sua fronte a
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dichiarato inabile al servizio militare? Sono i rotoli d'oro che il padre fece sguazzare nelle tasche del medico e del commissario. Un bravo giovane
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Accademia della crusca
